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Una nidiata di lettori

panPan non era poi tanto bello a vedersi. Aveva le zampe di un caprone, dalla testa gli spuntavano due corni, sempre di caprone, e nemmeno l’odore lasciava dubbi sulla sua integrità igienica. Ma era di nobili natali. Con buona probabilità era figlio di Ermes e della ninfa Driope, ed era tra le più antiche divinità olimpiche. Pare addirittura che, appena nato, avesse bevuto insieme a Zeus lo stesso latte, quello della capra Amaltea, a Creta. Quanti altri dèi avrebbero potuto godere di una poppata con vista sul mare?

Pan sapeva saltare, era veloce nella corsa, gli piaceva ballare, il più delle volte circondato da ninfe. Eppure? Eppure durante la Titanomachia (da un lato Crono e i Titani; dall’altro Zeus, tutti gli dèi dell’Olimpo, i Centauri, più una legione di giganti dalle cento braccia, chiamati Ecatònchiri) dimostrò doti belliche: gli bastò emettere un urlo così potente e lacerante da mettere in fuga Delfine, aiutando Zeus. Continua a leggere