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Se fossi il Sindaco di Roma

L’articolo proposto oggi dalla classe IB della scuola media Melissa Bassi ex Ilaria Alpi (Tor Bella Monaca) nasce con un approccio diverso dal solito. A partire dal tema scelto, sono stati raccolti e scritti sulla lavagna i pensieri di tutta la classe, così da discuterne assieme. La struttura dell’elaborato ha preso forma in tempo reale, lavorando su grammatica e sintassi, con particolare attenzione alla punteggiatura e ai tempi verbali, lasciando giusto un paio di piccole “leggerezze” espressive, rimarcate dal corsivo.

In questi mesi, il lavoro sul blog è stato un pretesto per lavorare costantemente sulla scrittura, non soltanto da un punto di vista ortografico, ma anche calligrafico. È un cammino ancora lungo, ma i ragazzi e le ragazze lo stanno percorrendo con entusiasmo, senza alcuna forzatura da parte del docente, Emiliano Sbaraglia, ma, anzi, proponendo loro stessi di tornare ad alimentare questo piccolo serbatoio alimentarlo (” ‘A professo’, ma Ecchime non lo famo più?“). Contenti di questo risultato leggiamo le proposte per il futuro della capitale, accompagnate da un disegno della piccola Monica.

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Se fossi il Sindaco di Roma farei in modo che, per un giorno alla settimana, nei supermercati si possano donare gratuitamente cose da mangiare e da bere alle persone bisognose. Ma chi sono le persone bisognose? Sono quelle persone che, pur lavorando, o perché non hanno lavoro, non hanno abbastanza soldi per vivere; mentre chi spende i suoi soldi per i suoi vizi, anche se è un po’ povero non è giusto che mangi e beva gratis.

Ma c’è anche un’altra cosa che metterei gratis: le medicine alle persone malate. Infatti le malattie arrivano non per colpa nostra, e se una persona si ammala, anche se ha pochi soldi deve avere la possibilità di curarsi lo stesso.

Poi cercherei di eliminare tutti gli spacciatori che ci sono in giro per la città, specialmente nella mia zona; e sempre nella mia zona tapperei tutte le buche delle strade che sono tantissime, e molto pericolose per chi guida le macchine, e specialmente per i motorini. Nel mio quartiere inoltre c’è anche tanta immondizia, che quando non vengono a raccogliere aumenta sempre di più, e arrivano così tante mosche e zanzare che a volte non possiamo aprire le finestre di casa. Sempre nel mio quartiere, mi viene in mente che sarebbe molto bello eliminare anche tutte le armi che ci sono in circolazione.

Una cosa in più che farei è piantare degli alberi in quelle parti della città dove ci sono troppi palazzi e pochi spazi verdi per giocare e respirare un’aria più pulita. Infine sarebbe bello costruire luoghi di incontro per chi non ha la possibilità di andare a scuola, anche se, a dir la verità, se fossi il Sindaco di Roma metterei la regola di andare a scuola solo un’ora al giorno. Forse due…

Roma è la città più bella del mondo, ma con tanti problemi da risolvere: tanti auguri al futuro Sindaco!