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Libriamoci 2017 con i Piccoli Maestri

È iniziata, lunedì 23 ottobre, la quarta edizione di Libriamoci. Giornate di lettura nelle scuole, promossa dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo attraverso il Centro per il libro e la lettura e dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca attraverso la Direzione Generale per lo Studente, in collaborazione con la Presidenza del Consiglio dei Ministri e con il Ministero degli Affari Esteri.
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Da lunedì 23 a sabato 28 ottobre, sei giornate di letture a voce alta, nelle scuole di tutta Italia, dall’infanzia alla secondaria di secondo grado. Un programma ricco di iniziative che dà spazio alla creatività di insegnanti, studenti e volontari e coinvolge numerosi partner tra case editrici, quotidiani, compagnie teatrali, fondazioni e associazioni culturali, non ultima Piccoli Maestri che quest’anno ha accolto con piacere l’invito a prendere parte alla manifestazione.

Tutte le informazioni e i dettagli sulle scuole e i partner che hanno aderito, sugli eventi in calendario, sulle realtà istituzionali che si sono spese per dare vita a questa rassegna sono disponibili sul sito http://www.libriamociascuola.it/. È inoltre possibile seguire la manifestazione giorno per giorno attraverso la pagina Facebook @libriamociascuola e il profilo Twitter @LibriamociAS, dedicati alla condivisione di foto, video e resoconti di partecipanti e organizzatori. Il tag suggerito per offrire un contributo o uno spunto di riflessione, anche a distanza, è #Libriamoci.

A seguire il programma delle iniziative di lettura promosse dai Piccoli Maestri: un incontro al giorno tra scuole primarie e scuole secondarie, di primo e secondo grado. Un ringraziamento caloroso va a tutto lo staff di Libriamoci, per la fiducia e l’attenzione nei confronti del lavoro dei Piccoli Maestri, e ai professori e alle professoresse che continuano ad accogliere con entusiasmo e interesse le proposte di lettura a cura dell’associazione.

Lunedì 23 ottobre Biblioteca scolastica IC Padre Semeria
Graziano Graziani dialoga con i ragazzi a partire dalla lettura della costituzione

Lunedì 23 ottobre Liceo Nomentano
Emiliano Sbaraglia legge e racconta Se una notte d’inverno un viaggiatore di Italo Calvino

Lunedì 23 ottobre IC Aretusa La Rustica
Carola Susani legge e racconta l’Odissea di Omero

Martedì 24 ottobre Scuola media Eugenio Montale a Settecamini
Susanna Mattiangeli legge e racconta Don Chisciotte della Mancia di Miguel de Cervantes

Mercoledì 25 ottobre Liceo Nomentano
Fabrizio Casa legge e racconta Il buio oltre la siepe di Harper Lee
(doppio appuntamento con due gruppi di ragazzi; ore 9 e ore 11)

Giovedì 26 ottobre IC Aretusa La Rustica
Vins Gallico legge e racconta Il giorno della civetta di Leonardo Sciascia

Venerdì 27 ottobre IC Renato Fucini
Francesca Ceci legge e racconta Monsieur Ibrahim e i fiori del Corano di E. E. Schmitt

Sabato 28 ottobre Liceo Cavour
Vanessa Roghi legge e racconta Lezioni americane di Italo Calvino

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Letture per l’estate su Robinson

book_sandPochi giorni fa una riflessione di Paolo Di Paolo su Repubblica ha dato il via a uno scambio di idee sul tema delle letture assegnate agli studenti in vista della pausa estiva. Il dibattito si è spostato dalle pagine del quotidiano ai social, passando per la radio. Convinti che fosse importante, e soprattutto di notevole interesse, ascoltare il parere dei docenti sulla questione, abbiamo chiesto a un gruppo di insegnanti di raccontarci se e quali letture propongono ai loro studenti per l’estate, quali impressioni raccolgono a settembre ed eventualmente come queste impressioni influenzano le loro scelte l’anno successivo. Le prime risposte le abbiamo già pubblicate sul nostro sito (ci ha scritto Silvia Vitucci dal liceo Nomentano di Roma, subito dopo Viviana Pistoia da una scuola media a Ponte di Nona Vecchio, sempre nella Capitale); altri contributi sono in arrivo. Repubblica, che nel frattempo ha continuato a seguire la vicenda con attenzione, ci ha proposto di raccogliere le lettere che stiamo ricevendo e farle uscire assieme domenica come approfondimento speciale dell’inserto Robinson. Felici, e soprattutto grati, per questa opportunità, vi invitiamo a continuare a parlarci di come affrontate con i ragazzi, se lo affrontate e con quali risultati, la scelta e la proposta dei libri da leggere sotto l’ombrellone. Aspettiamo quindi i vostri contributi all’indirizzo piccolimaestri.info@gmail.com entro e non oltre giovedì 6 luglio a mezzanotte.

Un caro saluto e grazie sempre per la fiducia e per l’attenzione che mostrate nei confronti del nostro lavoro.

Piccoli Maestri è un’associazione di scrittori e scrittrici. Vanno nelle scuole gratuitamente a raccontare e leggere i libri che hanno amato, quelli imprescindibili: per contagiare i ragazzi con l’amore per la lettura e per tornare al cuore della propria passione.

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Letture per l’estate

Abbiamo chiesto a un gruppo di docenti di raccontarci se e quali letture propongono ai loro studenti per l’estate, quali impressioni raccolgono a settembre ed eventualmente come queste impressioni influenzano le loro scelte l’anno successivo. Ne scrive oggi per noi Silvia Vitucci, insegnante al Liceo Nomentano di Roma, da anni affezionata al lavoro della nostra associazione.

agosto_booksCome quasi tutti gli insegnanti, ho l’abitudine di assegnare dei libri da leggere per l’estate.  Lo facevano i miei insegnanti con me e anche se non ho amato tutti i libri che mi hanno fatto leggere d’estate (l’incubo degli interminabili Vicerè mi tormenta ancora oggi, a 44 anni compiuti) , ricordo nel complesso con gratitudine e con piacere  quelle letture (in particolare Il dottor Zivago e Con gli occhi chiusi). Ma quella è un’altra storia e di solito cerco di evitare i paragoni intergenerazionali.

Do anche io dei libri da leggere d’estate perché credo che per i ragazzi possa rappresentare un’occasione preziosa di incontro con il piacere della lettura e, chissà, anche con loro stessi.  Tra i libri che amo di più e che penso possano essere amati anche dai miei alunni, cerco di scegliere quelli che mi sembrano più adatti al loro carattere e alle loro inclinazioni, anche se l’esito positivo di quell’incontro dipenderà da mille fattori, solo in parte prevedibili. Ai primi di giugno i miei alunni e le mie alunne aspettano la lista che preparo per loro, con relativa presentazione: cerco sempre di presentare i libri, anche perché i ragazzi hanno la facoltà di scegliere all’interno di una rosa di titoli. La lista, come accennavo, non è la stessa ogni anno: a seconda delle classi (e di quel che ho imparato a conoscere di loro) e anche delle mie inclinazioni del momento, mi oriento in direzioni diverse.

Come tutti sanno, ogni classe è a sé e ogni ragazzo è diverso, quindi non ci sono delle regole che funzionano sempre; per scegliere i testi per la nuova classe mi baso su quello che ho capito di quelle persone nel corso dell’anno e sulle esperienze passate, cioè sui libri che hanno riscosso particolare successo altrove, sperando che si crei ancora un’alchimia positiva.  Ecco una bozza di lista astratta, che viene dalle mie esperienze più significative. Partiamo dai classici:

1) Beppe Fenoglio: Una questione privata cattura anche i ragazzi che non hanno ancora studiato il Neorealismo. L’ossessione di Milton per la verità e il suo bisogno di sapere se Fulvia lo ha veramente tradito con Giorgio appassionano anche chi di solito scarica i riassunti dei libri da internet.

2) Cesare Pavese invece purtroppo, per la mia esperienza recente, piace meno.  A proposito de La casa in collina ascolto spesso commenti di questo tipo: Professoressa, Il ritmo narrativo è lento e non capisco il personaggio di Corrado.

3) Italo Calvino: Le città invisibili nonostante la sua complessità  può affascinare più de Il sentiero dei nidi di ragno o della trilogia (anche se ho trovato diversi sostenitori e sostenitrici del barone rampante); ai ragazzi piace raccontare della città che più hanno amato e spiegarne le ragioni. E mentre li ascolto,  trovo anche l’alunno dell’ultimo banco, quello che guarda sempre fuori dalla finestra e italiano non lo studia quasi mai, intento a copiare sul suo diario la frase famosa sull’inferno dei viventi: L’inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n’è uno, è quello che è già qui, l’inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l’inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all’inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio.

4) Dostoevskij, Memorie dal sottosuolo: piace soprattutto a quelli che non possono fare a meno di riflettere su sé stessi.

Tra i contemporanei sono stati molto amati:

1)    Persepolis di Marjane Satrapi: Professoressa, ma anche lei legge i fumetti?

2)    Cattedrale di Raymond Carver: Belli i racconti, ce ne fa leggere altri? E allora ecco

3)    Nemico, amico, amante di Alice Munro

4)    Qualcuno con cui correre di David Grossmann: insegno quasi sempre al triennio, questo è un romanzo che ho fatto leggere le rare volte che mi capita una classe di biennio.

5)    Professori e altri professori di Marco Lodoli: piace moltissimo, mentre non piacciono altrettanto alcuni suoi romanzi.

6)    Trilogia della città di K di Agotha Kristof: dolorosissimo e molto amato, d’altronde come

7)    La strada di Cormac McCarthy.

E poi ci sono i moderni che fanno tornare ai classici, come Leggere Lolita a Teheran assegnato a una classe durante l’estate: ripreso a settembre aveva posto molti interrogativi sulla libertà e sulla censura e anche su questo Nabokov che non conoscevano: a quel punto abbiamo deciso, tutti insieme, di leggere Lolita.

Insomma come scriveva Guicciardini nei Ricordi, “è grande errore parlare delle cose del mondo indistintamente e assolutamente e, per così dire, per regola“: solo la varietà delle circostanze e la capacità di discernere caso per caso possono aiutare un’insegnante nella difficile scelta dei libri giusti per la propria classe. Nella consapevolezza che non esiste la formula che mondi possa aprirti.

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S.O.S. Maturandi

S.O.S. Maturandi è un’iniziativa a cura di Repubblica e Piccoli Maestri, immaginata per studenti e studentesse alle prese con gli imminenti esami di maturità. Sette brevi video in cui i Piccoli Maestri raccontano gli autori che hanno amato e alcuni dei loro libri più importanti, scrigni preziosi che aspettano di essere scoperti dai ragazzi.

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Ci piace l’idea di riportare l’attenzione su grandi scrittrici e scrittori italiani che potrebbero essere protagonisti delle tracce della prova di italiano, pur non trovando talvolta spazio nei programmi scolastici. Un ringraziamento speciale a Paolo Di Paolo per la cura e l’impegno con cui ha seguito l’evoluzione del progetto; le riprese e il montaggio sono a cura di Tlon, scuola di filosofia e libreria teatro (www.tlon.it).

Giorgio Bassani raccontato da Nadia Terranova

Italo Calvino raccontato da Elena Stancanelli

Grazia Deledda raccontata da Maura Gancitano

Natalia Ginzburg raccontata da Sandra Petrignani

Eugenio Montale raccontato da Andrea Colamedici

Elsa Morante raccontata da Paolo Di Paolo

Leonardo Sciascia raccontato da Vins Gallico

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Cioè Marcovaldo

Lunedì 21 marzo Susanna Mattiangeli è stata ospite della scuola elementare J. Piaget per leggere Marcovaldo. Al termine della chiacchierata hanno visto insieme un episodio dal film con Nanni Loy. I bambini molto attenti e pieni di domande, divertiti dalla lettura ed entusiasti del video. Andando via Susanna ha proposto ai ragazzi di fare caso se qualche volta durante la giornata vivono momenti in cui si sentono come Marcovaldo, se cercano la natura in città, se hanno buffe avventure simili da raccontare e magari da annotare. Deve essere stata molto convincente perché in tempi rapidissimi ha ricevuto 24 microstorie in ‘stile Marcovaldo’, come dicono loro. Alcune sono proprio divertenti, abbiamo pensato che meritassero un posticino qui sul nostro sito. Buona lettura.

marcovaldOggi abbiamo incontrato Susanna Mattiangeli, una scrittrice che fa parte dell’ associazione “Piccoli maestri”. Ci ha letto un libro di Italo Calvino, cioè “Marcovaldo”, e ci ha chiesto di raccontare quando ci siamo sentiti come lui. Beh, devo ammettere che io sono Marcovaldo: ho sempre la testa tra le nuvole, e cerco disperatamente in città qualcosa che mi ricordi la campagna. Mi sono sentita Marcovaldo quando, appena tornata dalla campagna, mi misi a guardare le nuvole di Roma. Mi sembrava di essere di nuovo lì, arrampicata sull’ulivo davanti alla nostra casetta, a guardare il cielo immaginando di toccare quelle figure candide che si muovevano lentamente. Però, ciò che mi riportò alla realtà, furono i rumori delle macchine e l’odore di smog. Feci un sospiro e mi dissi: ”Rassegnati Irene, non troverai niente qui della campagna!”. Ma a ritirarmi quell’ idea dalla testa furono delle margheritine cresciute in un aiuola intorno a un albero. Non mi arrenderò mai!!!
Irene D’Onghia

Oggi in classe ci è venuta a trovare Susanna Mattiangeli, una signora dell’ associazione “Piccoli maestri”. Dopo l’ incontro racconto un fatto che mi è successo in stile Marcovaldo.
Un bel giorno soleggiato d’ estate, sono stato con tutta la mia famiglia da “Idromania”: parco acquatico non molto distante da Roma. Il parco era pieno di scivoli e piscine (c’ era pure l’idromassaggio!). Ero incuriosito dalle “trecce”: due scivoli, uno verde e uno giallo, erano attorcigliati come una treccia sui capelli femminili ed erano chiusi.  Dopo una lunga e noiosa attesa in fila, in cui c’erano dei cartelli che distraevano dalla noia, arrivato il mio turno, proprio mentre ero davanti allo scivolo, stavo per scivolare quando…AHIO!!!! Un’ape mi aveva punto la schiena (proprio al momento giusto!). Sono scivolato comunque, alla fine ho trovato Lollo e gli ho chiesto: “Dov’è Papo?”. Mi sono voltato, e ho sentito una grossa voce provenire da dentro lo scivolo verde gridare “BANZAIIIII!!!”. Un secondo dopo sono stato travolto da mio padre con un calcio in faccia.
A causa dell’ape sono corso in infermeria (non a causa del calcio in faccia!!). Dopo aver visitato la sala giochi con i gettoni ed aver giocato un po’ sono tornato a casa. Anche se frastornato e malridotto, sono riuscito a tornare a casa, per miracolo, tutt’intero. Francesco Misici

Mi sono accorta che anche io posso pensare come Marcovaldo. Infatti da piccola ero curiosa di vedere alla finestra ,ma ero troppo bassa. Perciò, ho aperto tutti i cassetti vicino alla finestra e, ho iniziato a salirli uno dopo l’ altro. Quando mi sono affacciata dalla finestra ho visto diversi alberi,anche se pensavo che tutte le loro foglie fossero uguali. Però, invece di andare in ospedale come Marcovaldo , mi ha scoperto mamma. Aurora

Mentre andavo a casa, non guardavo davanti a me, ma ero girata a parlare con mia mamma e caddi sulle scale. Avendo lo zaino sulle spalle e una busta piena di noci in mano non mi sono potuta parare ,quindi: libri bagnati, perché aveva piovuto e addio noci . I libri finirono subito sul termosifone dove il mio dito ne ha risentito. Arrivata la sera presi i libri dal termosifone , ma avevo paura di metterli nello zaino, perché erano così caldi che lo zaino si sarebbe potuto addirittura sciogliere. Dopo ho capito il perché ed il motivo era , anche se sembra stupido, avevo lasciato i libri sul termosifone dalle 3:00 di pomeriggio alle 8:00 di sera ed era un pò troppo. E’ stata una giornata proprio da Marcovaldo. Giulia Cerini

Era Primavera e in giardino crescevano rose, viole, gardenie e ciclamini.
Flavia stava giocando con la sua cagnolina ad un tratto vide dei bellissimi fiori e pensò di raccoglierli per abbellire la sua stanza. Tornò a casa e prese il giubbotto di suo padre che aveva delle tasche molto grandi. Quando ritornò in giardino con intenzione di coglierli però, c’era il vicino di casa. Decise di ritornare a casa e di ritornare in un altro momento e aspettare che l’uomo se ne andasse. Dopo pochi minuti si accorse che il giardino era vuoto, allora prese il giubbotto e si avvicinò ai fiori , ne raccolse un bel po’ ma quando si girò si accorse che c’era il giardiniere che, intento ad annaffiare, la stava osservando. Lei impaurita lasciò cadere i fiori e fece giusto in tempo a nascondersi dietro una siepe, ma il giardiniere ormai anziano e cieco la bagnò, ma lei muta come un pesce rimase ferma. Passarono ore e ore ed era ormai sera, Flavia un po’ infreddolita decise di tornare a casa ma udì il suono della sirena della polizia ed ebbe molta paura. Fortunatamente, era solo la mamma che non trovando la figlia a casa, aveva chiamato la polizia. Dopo qualche istante Flavia tornò a casa con le gambe tremolanti e tutta bagnata, ad un tratto sentì aprire la porta ed era proprio la mamma con la polizia dietro. Flavia raccontò tutto alla mamma che tanto semplicemente li diede un forte abbraccio ed avvertì che la figlia aveva la febbre e a momenti sveniva , quindi i poliziotti la portarono subito in ospedale e fecero in tempo perché Flavia aveva la febbre altissimissima. Flavia Filabozzi

Oggi è venuta in classe Susanna Mattiangeli che fa parte di un’associazione chiamata “Piccoli maestri”. Ci ha parlato dello scrittore Italo Calvino, che ha scritto tanti libri tra cui “Marcovaldo”. Marcovaldo parla di un signore che si caccia sempre nei guai. Ci ha fatto vedere un filmato tratto da una storia di questo libro. Era molto divertente perché aveva combinato un guaio pazzesco: tutta la sua famiglia aveva preso dalla cassetta della posta degli altri un omaggio un detersivo e per nasconderlo, alla fine tutta la città viene inondata dalla schiuma del detersivo. Una volta sono stata anche io Marcovaldo quando, da piccola, per curiosità ho messo la testa nella lavatrice e ci guardavo dentro: per fortuna era spenta! Eva Presta

Inseguimento: il gatto rincorre il topo e quando lo prende scopre che era finto. Si sentiva umiliato e scoraggiato per essere il cugino del re della foresta e felino domestico che doveva dare regalità alla casa! Lavinia Tittozzi

Più di una volta, quando la mia compagna Lavinia veniva a casa mia, prima di cena correvamo in bagno e ci mettevamo le goccioline d’acqua sulle guance. Uscivamo facendo finta di piangere e con le facce arrabbiate. Questo gioco ha funzionato fino a l’anno scorso. Margherita
Oggi è arrivata Susanna una delle socie del sito “Piccoli Maestri”. E’ venuta in classe per parlarci di “Marcovaldo”, un libro scritto da Italo Calvino. Ne sono stata molto incuriosita ma, la cosa che mi è piaciuta di più è stato vedere un suo episodio su YouTube, vivere come i bambini di una volta con la TV in bianco e nero è stato bello, simpatico e piacevole. Mi sono divertita a fare questa nuova esperienza ed è stata favolosa! Una volta mi è capitato di vedere su in alto nel cielo una bellissima sirena, seduta su uno scoglio che muoveva la coda e mi salutava, e adesso che lo conosco se ci penso ancora mi viene da pensare proprio a Marcovaldo, che si perde nei minimi dettagli, come ho fatto io con quella nuvola. Giulia Marguccio

marcovaldo1Abbiamo incontrato Susanna Mattiangeli e mi ricordo quella volta che sono stato Marcovaldo….
Nella casa dei nonni vidi una lucertola e la seguii….. Ad un certo punto sentii uno scricchiolio sulla suola della scarpa e vidi: era la coda della lucertola! Non riuscivo a crederci ma la lucertola non era morta anzi viva! Raccontai tutto a mamma che mi disse che alla lucertola ricresce la coda. Da quel giorno, dai nonni, mi guardo sempre le scarpe. Beatrice De Astis

Visto che non mi ricordo un giorno che ho fatto come Marcovaldo, provo a farlo ora e provo ad immedesimarmi nei fogli di carta su cui scriviamo. Per me pensano:” Che solletico mi sta facendo il gigante, ahahahah, non smette mai uhuhuhuh, aiuto, non sto bene ahahahahahahahah…. “ e poveri fogli, sempre a ridere! Ma a volte pensano:” Però quando cancella i compiti forte, calcando tantissimo e facendo scarabocchi, mi fa molto male!!!” Andrea Fumel

Pietro e Andrea stavano a Porta di Roma , dovevano andare al reparto sport, ma non trovavano la maglietta dell’Italia. Loro aspettavano con ansia, ma quando le cose andavano sul peggio si resero conto che stavano nel reparto delle femmine. Pietro Latini

Andrea, Enrico e Claudio stavano cercando qualcosa d’interessante da fare al parco.
Si misero a cercare nel prato, niente.
Nel tronco di un albero, niente.
Nella siepe, qualcosa s’intravede…
-Una pietra preistorica!
Disse Andrea.
Claudio ed Enrico andarono a vedere ma, era un sassone di breccia!
Andrea M.

Era estate e stavo giocando a calcio nel giardino. Giocavamo a chi prendeva il palo della porta, vinceva. Era il mio turno, ma invece del palo ho preso in pieno il vetro della finestra accanto alla porta. Siamo subito scappati dietro ad un albero, ridendo. Dopo è entrato il proprietario in casa ed ha urlato come un pazzo! Non abbiamo più finito di ridere. Dopo un po’ però ci hanno scoperti ed io non sono più potuto andare a giocare per tre giorni.  In seguito la sera, a casa ho trovato mia madre e mia sorella Daria che facevano i compiti. Lei va in prima elementare, doveva fare uno più uno, ma siccome ci metteva molto tempo, io l’ho incitata dicendole: “Dai ce la puoi fare. Questa addizione è facile come bere un bicchiere d’acqua”. Dicendo così mi è venta sete, allora sono corso in cucina a bere un bicchiere d’acqua, ma al primo sorso mi sono strozzato. Che giornata incredibile!
Jacopo Vocaturo

Nella mia classe e’ venuta Susanna Mattiangeli, una scrittrice che partecipa al progetto ‘piccoli maestri’ e va nelle scuole a leggere libri e a spiegarli. Infatti nella mia classe ha letto un capitolo di un libro di italo calvino che si intitolava marcovaldo. I genitori di questo scrittore erano laureati in botanica cosi’ anche lui voleva diventare un botanico. Questo lavoro, pero’, non lo appassionava molto, cosi’ decise di fare lo scrittore. Lui scriveva libri per tutti sulla natura e nel 1963 ha scritto il libro marcovaldo. Un giorno, quando ero piu’ piccola, anche io ho fatto come marcovaldo. mentre mia mamma stava preparando il bagno a mia sorella, io di nascosto, ho versato dentro la vasca lo shampoo, cosi’ si e’ formata tanta schiuma ed e’ uscita fuori dalla vasca riempiendo tutto il bagno di schiuma. Maria Bianca

Circa un mese fa durante il fine settimana sono andato con il mio papà a Villa Ada, abbiamo giocato con dei bambini e ci siamo divertiti molto. Mentre tornavo a casa, abbiamo visto un po’ nascosto sotto a delle siepi un bellissimo pallone a scacchi gialli e rossi. Non vedendo nessuno nelle vicinanze, lo abbiamo preso e portato a casa. Ero così felice perchè quel pallone mi piaceva molto. Appena sono arrivato a casa ho telefonato a mio cugino Francesco, dicendogli di aver trovato un pallone a Villa Ada. Ma lui mi ha chiesto se il pallone aveva delle iniziali scritte in rosso (F.P.) perché il giorno prima aveva perso un pallone uguale a Villa Ada. Ho scoperto di avere ritrovato il pallone di mio cugino. Andrea Gentili

Mi ricordo mi sento come Marcovaldo quando do fastidio a mio fratello dandogli degli schiaffetti e ripetendo quello che dice lui, facendolo innervosire come pochi. Quando mamma ci sente, si arrabbia tantissimo come un drago sputafuoco. Alessandra B.

Mi ricordo un giorno in cui mi sono sentita come Marcovaldo. Ero andata a trovare la mia nonna paterna, ci siamo portati il mio cane e mentre ci stavo giocando, mi ha morso. Ero un po’ abbattuta ma poi mi è passato. Dopo sono andata a salutare anche la mia nonna materna. Nel suo giardino sono salita sull’altalena e sono cascata facendo una capriola all’indietro. Sono rimasta addolorata e colpita perché quel giorno sono stata molto sfortunata. Giulia Ribeca 4a

Domenica stavo giocando a calcio con i miei amici, noi quando tiravamo prendevamo sempre qualcuno in faccia. Io dissi: «che fortuna! non mi e’ ancora arrivata una pallonata in faccia!» dopo un paio di minuti hanno tirato una pallonata e mi hanno preso in faccia. Mentre stavo in porta ho parato di nuovo una pallonata di faccia e sono rimasto a terra, poi ho alzato lo sguardo e ho visto una palla che si stava per scaraventare sulla mia faccia dopo un altro po’ stavo salvando un goal in scivolata, ma mi sono buttato troppo forte e ho sbattuto la gamba cosi’ forte perché il giardino era piastrellato. A fine pomeriggio, mentre andavamo a prendere un gelato sono andato addosso a una ciotola piena d’acqua che mi si è rovesciata sui pantaloni e tutti hanno riso. Mi sono chiesto perché qualcuno chi lascia una ciotola piena d’acqua in mezzo alla strada.
Ecco quando mi sono sentito Marcovaldo . Alessandro Leppe

Una volta sono stata anche io Marcovaldo, non ricordo molto bene perché avevo 2 anni, quando in un albergo accidentalmente ho fatto la ….. mentre facevo il bagno. Ora a raccontarlo mi vergogno, però mi fa tanto ridere. Eva Presta

Una volta anche io sono stata Marcovaldo, quando da piccola ero nella mia casa in Calabria, per quanto è grande mi sono persa. Allora è andata così: avevo circa sei anni, mia nonna mi aveva mandato a prendere una cosa in mansarda, stavo salendo le scale dato che la mia casa è divisa in due parti uguali non sapevo quale strada prendere allora dalle scale ho strillato nonna vieni a prendermi non so dove sono. Alla fine mia nonna è salita e mi ha riportato giù, ma non so ancora come ho fatto questo pasticcio. Eva Presta

Mi stavo preparando per andare a scuola, uscendo fuori dalla porta, ho messo un piede storto e mi sono fatto due piani di scale con il didietro. Fuori dal portone dò una facciata addosso al petto di una signora. Imbocco la stradina, ma salendo in macchina dò una craniata al finestrino perché mia nonna si era fermata in modo brusco. Finalmente sono al campo sportivo per fare l’allenamento e ad un certo punto do una botta al palo della porta. Iniziata la partita, faccio un bel tiro e faccio goal, ma cado per terra. A fine giornata mi sono ritrovato sul letto con cerotti, bernoccoli, ferite, sangue che ancora usciva e un occhio nero. In quella giornata sono stato non sbadato, ma sbadato alla Marcovaldo. Valerio T.

Ho notato che in campagna, a casa dei nonni le lucertole non hanno la coda e allora mi sono chiesta il perché. Poi ho scoperto che Luna, il mio cane, rincorreva le lucertole e gli staccava la coda. Gea

Io una volta prima di andare a calcio, mentre aspettavo mia mamma, visto che io sono molto curioso ho messo le mani un po’ dovunque e, ad un certo punto, mentre toccavo un mobile mio fratello mi ha spaventato e io ho sbattuto contro il mobile facendo cadere i quadri che poi ho nascosto, salvandomi.  Alessandro Iannini

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Bollettino marzo Piccoli Maestri

boll_marzoIl bollettino dei Piccoli Maestri è un resoconto, periodico, delle attività legate all’associazione; un modo per mantenere vivo un legame con scrittori, giornalisti, curiosi, e soprattutto con il corpo docente da cui vorremmo raccogliere consigli, suggerimenti; è un invito agli studenti ad interagire con la nostra piattaforma, a inviarci idee, proposte, impressioni.

Cosa è Piccoli Maestri Piccoli Maestri è un progetto di volontariato, dal dicembre del 2011 anche un’associazione culturale, avente sede legale a Roma, ma ramificata già in tutta Italia. Ci sono sedi operative a Milano, a Torino, a Benevento, a Venezia. Altri nuclei stanno muovendo i primi passi a Napoli, in Puglia, in Sicilia e in Sardegna. Gli scrittori e le scrittrici che hanno scelto di aderire all’iniziativa, dedicano gratuitamente parte del proprio tempo libero per trasmettere, agli studenti delle scuole che ci invitano, la passione per la lettura. La strada che hanno scelto è raccontare un libro che ritengono importante, prezioso, un libro che ha influenzato il loro, di amore, per la lettura. Cosa non è Piccoli Maestri Non è uno spazio per promuovere le proprie pubblicazioni, non è l’ufficio stampa dello scrittore che si vorrebbe conoscere. Piccoli Maestri non è una casa editrice, non è un osservatorio a cui inviare i propri racconti, le proprie poesie.

Come entrare in contatto I docenti che vogliano prendere contatto con l’associazione possono scrivere al seguente indirizzo: piccolimaestri.info@gmail.com, indicando l’età dei ragazzi, dove si trova la scuola, eventuali preferenze sul periodo dell’anno in cui si vorrebbe organizzare un incontro, o sulle proposte selezionate. L’elenco delle proposte di lettura, divise per area geografica, e organizzate per fasce di età è disponibile qui. L’elenco degli scrittori e delle scrittrici che hanno aderito al progetto è disponibile qui.

Alcune segnalazioni.

Roma, Appuntamento a Libri Come I Piccoli Maestri saranno a Libri Come, Festa del libro e della lettura giunta alla settima edizione, dal 18 al 20 marzo presso l’auditorium della Musica di Roma (qui programma completo manifestazione). Domenica 20 marzo, alle 13 presso l’Officina 1, la nostra Emilia Zazza prenderà parte a un incontro a cura di Goodbook dal tema Dove sono i lettori. Progetti, iniziative e idee, per rinnovare il mondo dei libri. intervengono (anche) Chiara Sandrini, GoodBook.it; Giorgio Gizzi, libraio e rappresentante del progetto Librai in Corso. Coordina Francesco Musolino.

Benevento. Stregati dalla lettura (in collaborazione con la Fondazione Bellonci)
Dopo una fortunata prima edizione nella Capitale, in cui i Piccoli Maestri hanno riletto agli studenti cinque classici del Novecento – vincitori del Premio Strega – accolti da cinque biblioteche romane, il progetto Stregati dalla lettura approda nelle scuole della città che ha contribuito a dare i natali al celebre premio letterario. Il percorso di questa nuova edizione rende omaggio alla tradizione teatrale beneventana. Gli studenti del Liceo Ginnasio P. Giannone, del Liceo Scientifico G. Rummo, dell’I.I.S. G. Galilei – A. Vetrone, leggeranno i Sessanta racconti di Dino Buzzati, in compagnia dei Piccoli Maestri Fabrizio Coppola, Rita Pacilio, Isabella Pedicini e Melania Petriello. Successivamente rielaboreranno liberamente in forma teatrale le suggestioni letterarie dei testi, con il supporto della compagnia Teatro Eidos. Le letture sceniche dei ragazzi verranno presentate in occasione di un evento conclusivo, e avranno poi uno spazio all’interno della sezione che il Festival Benevento Città Spettacolo riserva al Premio Strega. Primo appuntamento: 16 marzo, presso l’Auditorium G. Vergineo del Museo del Sannio. Con il patrocinio della Provincia di Benevento. Ingresso libero. Interverranno Fabrizio Coppola e Isabella Pedicini, introdotti da Stefano Petrocchi, direttore della Fondazione Bellonci.

Sito associazione e progetti satellite
Informazioni e riferimenti relativi alle nostra attività sono disponibili sul sito www.piccolimaestri.org, realizzato con il contributo della Regione Lazio che ringraziamo sempre per l’attenzione che mostra nei confronti del nostro lavoro. Siamo alla costante ricerca di idee e suggerimenti su come rendere questo spazio più funzionale; il nostro sogno è che diventi uno spazio in cui professori e studenti possano continuare a scambiarsi spunti e impressioni anche dopo gli incontri con gli scrittori.

C’è una sezione speciale all’interno, abbiamo deciso di chiamarla Ecchime, come l’unico libro di Victor Cavallo, anima perduta della periferia romana. Il nostro Ecchime è un blog (https://www.piccolimaestri.org/ecchime/), curato dai ragazzi e dalle ragazze della classe prima della scuola media Ilaria Alpi di Tor Bella Monaca. E dal loro insegnante, Emiliano sbaraglia, che a dicembre ha presentato questa avventura in occasione della fiera Più Libri Più Liberi. Laura, Valeria, Daniele, Martina e gli altri che sono intervenuti finora, hanno raccontato un pezzo del mondo che vivono, o del mondo che immaginano (https://www.piccolimaestri.org/otto-disegni-un-cappello-un-fiore/), del mondo per come lo desiderano (https://www.piccolimaestri.org/il-nostro-mondo/).

C’è lo spazio che dedichiamo, sempre, ai docenti che descrivono l’esperienza con i piccoli maestri, lo spazio che siamo felici di ritagliare ai ragazzi quando sono loro a voler raccontare come è andata. Qui, gli studenti del liceo Nomentano di Roma sulle lezioni americane di Calvino al termine di un incontro con Vanessa Roghi: https://www.piccolimaestri.org/gli-studenti-del-nomentano-sulle-lezioni-americane/
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Progetti in cantiere. Prossimi obiettivi.
Siamo intenzionati ad acquisire competenze specifiche in materia di ricerca e partecipazione a bandi promossi da fondazioni o da enti pubblici. Segnaliamo, anche per altre realtà associative o individuali che siano interessate, due bandi su cui stiamo concentrando la nostra attenzione. Chiunque voglia aiutarci, mettendo a disposizione il proprio know-how per aiutarci nelle varie fasi di ricerca e compilazione, è benvenuto. In particolare, abbiamo concentrato la nostra attenzione sul bando Culturability promosso dalla Fondazione Unipolis e su un Premio promosso da Lazio Innovatore.

#Culturability (http://bando.culturability.org/), bando promosso dalla Fondazione Unipolis che mette a disposizione quattrocentomila euro per sostenere progetti culturali innovativi che riattivino e diano nuova vita a spazi abbandonati, ex siti industriali, edifici vuoti. Il bando scade il 15 aprile del 2016. Quindici progetti verranno selezionati per un periodo di formazione, sostenuto dalla fondazione, e tra questi, cinque progetti riceveranno cinquantamila euro a testa per dare forma al progetto proposto.

Premio Lazio Innovatore (qui dettagli) Scade il 4 aprile del 2016. Di particolare interesse la categoria Best Social Innovation Project – 20 mila euro: riservato alla PMI laziale già costituita che propone o ha realizzato il miglior progetto di innovazione sociale, ossia un progetto di impresa teso a realizzare un prodotto, o un servizio, o una soluzione o un modello che soddisfi in modo innovativo i bisogni sociali.

Roadmap febbraio-marzo: dove siamo stati, dove andremo
La nostra attività principale: gli incontri nelle scuole.

4.2.2016 I.C. Leonardo Da Vinci Roma
12.2.2016 IC Galileo Galilei, Taranto
Elisabetta Liguori legge Prima che tu dica pronto di Italo Calvino

16-24.2.2016, Scuola Nievo Matteotti di Torino
Alessandra Montrucchio legge Peter Pan di James Barrie

18.2.2016, Liceo Cavour di Roma
Sandra Petrignani legge Lessico famigliare di Natalia Ginzburg

19.2.2016 Liceo Scientifico di Mazara del Vallo
Maura Gancitano legge Romanzo civile di Giuliana Saladino

19.2.2016, I.C. A. Fraentzel Celli di Roma
Giuseppe Martella legge e Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde di Robert Louis Stevenson

19.2.2016, Liceo Lucrezio Caro, Roma
Elena Stancanelli legge Frankestein di Mary Shelley

3.3.2016, Biblioteca Liceo Amaldi di Roma
Lorenzo Pavolini – incontro dedicato a Pier Paolo Pasolini –

7-14-16.3.2016, Circolo didattico Kennedy di Torino
Demetrio Paolin legge Iliade di Omero

8.3.2016, Scuola media Da Vinci di Ciampino
Emiliano Sbaraglia legge Se una notte di inverno un viaggiatore di Italo Calvino

10.3.2016, Convitto Nazionale di Torino
Serena Gaudino legge Martin Eden di Jack London

16.3.2016, Istituto Aldini-Valerini di Bologna
Paolo Nori dedica un incontro ai personaggi della letteratura russa

17.3.2016, Biblioteca Liceo Russell di Roma
Paolo Di Paolo legge La giornata di uno scrutatore di Italo Calvino

17.3.2016, Scuola Primaria Franchetti di Roma
Elisabetta Mastrocola legge Agente X.99: storie e versi dallo spazio di Gianni Rodari

21.3.2016, Scuola elementare J. Piaget di Roma
Susanna Mattiangeli legge Marcovaldo di Italo Calvino

22.3.2016, Liceo Copernico di Pavia
Matteo B Bianchi legge Je me souviens di Georges Perec

31.3.2016, IC Giovanni Falcone di Roma
Carola Susani legge Eneide di Virgilio

Chiudiamo con i ringraziamenti
Dovuti, sentiti. A chi ci sostiene, a chi ci segue con attenzione ed entusiasmo.
Ai docenti che, invitandoci, rinnovano ogni giorno la fiducia nel nostro lavoro.

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Gli studenti del Nomentano sulle lezioni americane

six_memoAll’inizio di dicembre, Vanessa Roghi ha incontrato la docente Silvia Vitucci e i suoi suoi studenti presso il liceo Nomentano di Roma. Insieme hanno parlato di Calvino, delle Lezioni americane. La professoressa Vutcci ne aveva già scritto (qui); la parola oggi a Michele, Marta, Annalisa, Valentina. Buona lettura, buon anno dai Piccoli Maestri.

Michele Six memos for the next millennium è sicuramente l’espressione che meglio riassume l’incontro con Vanessa Roghi, essendo anche il titolo originale dell’opera di Calvino. Leggerezza, rapidità, esattezza, molteplicità e visibilità sembravano essere concetti vuoti, che anche dopo la lettura dell’opera faticavano a trovare un significato netto e preciso nella mia testa, poiché mi apparivano come astratti, come se fossero comprensibili solo dopo aver completato lunghi anni di studi; tuttavia la lezione tenuta da Vanessa Roghi, ricca di esempi riferiti al cinema, alla letteratura e all’arte, da Leopardi all’animazione giapponese di Hayao Miyazaki, ha mostrato come le Lezioni Americane siano reali proposte geniali per il terzo millennio, poiché esse contengono l’essenza della letteratura antica, moderna e contemporanea, costituendo delle caratteristiche da sempre e, probabilmente, per sempre presenti nella produzione artistica dell’umanità.

Marta L’incontro con Vanessa Roghi mi ha colpito moltissimo. La lettura delle Lezioni americane era stata sì piacevole, ma forse affrontata da parte mia in senso troppo “leggero”, e purtroppo non nell’accezione proposta da Calvino. Mentre leggevo, le argomentazioni e gli esempi utilizzati restavano impressi nella mia mente, ma appena chiuso il libro mi trovavo a ricercare  il senso della lezione appena terminata, e non lo trovavo.
Quello che era stato difficile da comprendere  è stato genialmente presentato da Vanessa Roghi attraverso riferimenti a film, canzoni, video, immagini che hanno reso concrete e tangibili le parole di Calvino. L’utilizzo di esempi come Star Wars o Il signore degli anelli ha solo aumentato la mia prima, ottima impressione nei confronti di questa autrice che appartiene ai Piccoli Maestri. Ho rivisto mio padre (sarà una cosa positiva?) che, nei confronti delle persone con cui si intrattiene,utilizza esempi ed espressioni tali da poter essere capito più facilmente. Una professoressa moderna, che ha dato concretezza a concetti ostici e che mi ha reso le Lezioni americane molto più vicine.

Annalisa L’incontro con Vanessa Roghi mi ha ricordato come ogni volta mi sorprenda la capacità di alcune persone di collegare, contestualizzare e attualizzare. È riuscita a rendere un libro impegnativo, quasi pesante e a volte astratto un libro alla portata di tutti, ricco di rimandi sia al presente che al passato. Al termine della lettura del libro, la lezione che mi aveva colpito di più è stata quella sull’esattezza. Dopo l’incontro con Vanessa Roghi ho imparato ad apprezzare anche la rapidità, in particolare grazie al video, che racconta brevemente, anzi “rapidamente”, l’anno di una bambina che vive la guerra, e di questo metodo mi ha colpito l’efficacia nel trasmettere un messaggio così importante. Un altro aspetto interessante del Power Point è stato il cammino in parallelo tra filmografia e bibliografia, reso più affascinante dall’attualità e dalla vicinanza degli esempi presi in considerazione. Infine vorrei concludere ringraziando i Piccoli Maestri che ci permettono di analizzare diverse sfaccettature di un libro, per il quale spesso non basta una semplice lettura per cogliere gli aspetti più profondi.

Valentina L’incontro con Vanessa Roghi era incentrato su un libro che per lei ha avuto un significato particolare, Lezioni americane di Calvino. Il fatto che sia stata capace di introdurlo e spiegarlo al meglio a mio parere non è banale, perché è riuscita a farmi entrare nel reale significato del libro con parole chiare, mentre da sola l’operazione si è rivelata abbastanza complicata. Le cinque (quasi sei) lezioni scritte da Calvino infatti non sono esattamente una lettura facile. Personalmente mi hanno messo in difficoltà, perché spesso riuscivo solo apparenetemente a seguire il discorso ma senza essere capace poi di riassumere in poche parole il concetto appena letto. Un aiuto significativo secondo me sono stati gli esempi concreti e le attualizzazioni riportateci  dalla professoressa, che infatti per farci capire meglio questi concetti non ha usato esempi tratti esclusivamente dalla letteratura, ma anche da film di fama mondiale quali Il signore degli anelli o Harry Potter. Devo dire che mi ha fatto apprezzare ancora di più il valore che già pensavo fosse il mio preferito, la rapidità, rendendomi però chiari anche tutti gli altri.

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Le lezioni americane al Nomentano

lez_amer_bigScoprii le Lezioni americane una ventina di anni fa, grazie ad un esame universitario dai propositi ambiziosi e dallo strampalato docente (il cui inserimento nel piano di studi mi fruttò il deciso rimprovero del mio relatore) e le amai moltissimo; quando ho scoperto che le proposte di letture dei Piccoli Maestri avevano accolto anche le Lezioni americane e che a prendersi carico di quel libro era proprio Vanessa Roghi, che avevo già avuto la fortuna di invitare nel liceo dove insegno, non ho resistito e l’ho invitata di nuovo.

Vanessa ha lo sguardo intelligente e il sorriso aperto che ricordavo; rivedendola mi sembra di rincontrare una vecchia amica, una di quelle con cui è facile ritrovare la sintonia anche se non ci si vede da anni. Durante le due ore in cui è stata al liceo Nomentano, nell’incontro destinato a tutte le quinte della nostra succursale (ben 5), ci ha guidato attraverso le proposte calviniane per il prossimo millennio facendocene sentire la natura necessaria e imprescindibile, ma lo ha fatto con la leggerezza pensosa auspicata da Calvino: senza questa straordinaria storica del tempo presente non avrei mai pensato alla scena finale di Miracolo a Milano come a una sorta di correlativo oggettivo della leggerezza e invece rivedere quella cavalcata finale sulle scope ha avvicinato tanto me quanto i miei studenti alla comprensione della ricerca della leggerezza come reazione al peso del vivere.

Anche nel presentare la rapidità, l’esattezza e la molteplicità Vanessa è riuscita a coniugare un’attenzione rigorosa al testo con la capacità di spaziare attraverso la letteratura, il cinema, la musica e l’attualità scegliendo esemplificazioni dei concetti chiave calviniani che, in linea con questi ultimi, erano tutte dotate di grande icasticità. Solo un esempio del procedere di Roghi: per far cogliere ai ragazzi uno degli aspetti più significativi della rapidità si è soffermata sul simbolismo di un oggetto nella narrazione e, dopo aver ripercorso efficacemente le pagine della rapidità in cui Calvino riflette sulla leggenda di Carlomagno e l’incantesimo dell’anello, ha mostrato scene significative del Signore degli anelli e di Harry Potter, scegliendo quelle in cui risultasse con maggior visibilità quel campo di forze che si sviluppa attorno all’oggetto magico.

Il momento più intenso per me è stato, non a caso, quello in cui si è svelato quel che Calvino ha significato per la futura professoressa di storia e visualità: spiegando la visibilità Vanessa Roghi ha parlato di se stessa ancora più di quanto non avesse fatto con le lezioni precedenti. Quando ci ha fatto ascoltare Via della croce di Fabrizio de André, mostrando come attraverso le parole di quel testo fosse possibile vedere davanti a noi quella folla eterogenea di personaggi che si affollano sul Golgota, dalle vedove che piangono agli apostoli che si nascondono tra la folla fino al “potere vestito di umana sembianza” di coloro che hanno condannato Gesù e ai due ladroni autenticamente commossi dal dolore di Gesù.

Forse è anche questo il senso dei Piccoli maestri: i ragazzi sono sensibilissimi all’autenticità e solo se si parla in modo autentico come ha fatto Vanessa di ciò che un libro ha significato per noi contribuendo a farci diventare quello che siamo, è possibile lasciare un segno in chi ci ascolta. E forse è anche così che si mostra lo straordinario potere della letteratura. Ancora una volta la mia gratitudine nei confronti di questa associazione è, senza alcuna retorica, infinita.

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Più Libri Più Storie 2015

Dal 4 all’8 dicembre 2015 torna Più Libri più Liberi, fiera della piccola e media editoria giunta alla sua 14° edizione. Anche quest’anno la Regione Lazio, Assessorato alla Cultura e Politiche Giovanili e Assessorato alla Sviluppo economico e Attività produttive, sostiene la Fiera e partecipa con un programma di iniziative ed eventi anche nei giorni che precedono la fiera.

Aspettando l’inizio della manifestazione, lunedì 16 novembre parte un ciclo di incontri a cura dell’associazione Piccoli Maestri, in giro per le biblioteche del Lazio. Nasce, con il patrocinio della Regione, Più libri più storie – Leggere é un grande classico: numerose biblioteche del Lazio accoglieranno i Piccoli Maestri che racconteranno grandi opere della letteratura mondiale a studenti delle scuole medie e superiori.

Segue il calendario degli incontri con i riferimenti delle biblioteche che ringraziamo nuovamente per l’ospitalità. Altri aggiornamenti in tempo reale seguendo il profilo twitter @piccolimaestri e gli hashtag #piùlibripiùstorie #peramoredeilibri.

Lunedì 16 novembre, ore 10.30
Monica Bartolini legge L’impronta della volpe di Moussa Konaté
Biblioteca di Cerveteri, via F. Rosati

Giovedì 19 novembre, ore 10.30
Carola Susani legge l’Eneide di Virgilio
Biblioteca di Leonessa, p.za VII Aprile 1944

Lunedì 23 novembre per leggere, ore 10.30
Roberto Carvelli legge Walden di Henry David Thoreau
Biblioteca di Sezze Scalo, via Bari

Martedì 24 novembre, ore 10.30
Rino Bianchi legge Il Gattopardo di Tomasi di Lampedusa
Biblioteca comunale Segni, via della Pretura, 1

Sabato 28 novembre, ore 11.00
Giorgio Specioso legge La ragazza dai capelli strani di David Foster Wallace
Biblioteca di Cisterna di Latina, via Zanella, 2

Sabato 28 novembre, ore 10.30
Emiliano Sbaraglia legge Se una notte d’inverno un viaggiatore di Italo Calvino
Biblioteca di Grottaferrata, via M. Moris, 7

Sabato 28 novembre, ore 10.00
Graziano Graziani legge Un certo Lucas e Storie di cronopios e di famas di Julio Cortázar
Biblioteca comunale di Capranica, p.za 7 Luglio

Martedì 1 dicembre, ore 10.30
Maura Gancitano legge Una comunità perduta di Doris Lessing
Biblioteca comunale di Frosinone, c.so della Repubblica, 62

Venerdì 18 dicembre, ore 11.00
Maria Grazia Calandrone legge Alcmane, Paul Celan, Giorgio Caproni
Biblioteca di Albano Laziale, v.le Risorgimento, 5

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Calendario maggio Piccoli Maestri

E ci troviamo così all’ultimo giro di boa prima delle tanto attese vacanze, del meritato riposo e di qualche buona lettura, si spera, sotto l’ombrellone. Approfittiamo di maggio per provare a coprire le richieste inevase durante la stagione. Ai professori che non riusciremo ad accontentare porgiamo da subito le nostre scuse, impegnandoci a riallacciare i contatti non appena le attività didattiche avranno nuovamente inizio.
Ringraziamo come sempre la Regione Lazio, per l’attenzione che ha rivolto in questi mesi al nostro lavoro e per averci invitato a prendere parte al programma di attività presso il loro Stand all’interno del Salone Internazionale del Libro di Torino. Ne approfittiamo per segnalare che quest’anno il Lazio è la Regione ospite del Salone. E Lidia Ravera, Assessore alla Cultura e Politiche Giovanili della Regione Lazio, sarà la madrina dell’evento. Il Salotto Laziosalonelibro14, nello stand allestito nel Padiglione 3, P102-R101, sarà il fulcro delle attività: i Piccoli Maestri parteciperanno al ricco calendario dando vita ad appuntamenti a colazione con i giovani lettori che conosceranno i grandi romanzi per l’infanzia.

Per prendere visione del programma completo è possibile visitare la pagina dedicata agli eventi del Salone all’interno del sito della Regione Lazio. Segue l’elenco degli incontri organizzati in collaborazione con i Piccoli Maestri.

Giovedì 14 ore 10.30 A colazione con…. Skelling
Promosso da Regione Lazio, Arsial, Carta Giovani/CTS.
A cura di Fabio Geda
Venerdì 15 ore 11:00 A colazione con… Il Piccolo Principe
Promosso da Regione Lazio, Arsial, Carta Giovani/CTS.
A cura di Carlo Grande
Lunedì 18 ore 10:30 A colazione con… Zanna Bianca
Promosso da Regione Lazio, Arsial, Carta Giovani/CTS.
A cura di Serena Gaudino

Procede contemporaneamente l’attività ordinaria con nuovi appuntamenti nelle scuole che continuano a invitarci e mostrare fiducia nell’operato dell’associazione. Continua a leggere