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Parlando di Hemingway

h3Martedì 5 febbraio Roberto Parpaglioni ha incontrato i ragazzi della scuola media Giuseppe Mazzini di Roma. Insieme hanno parlato di Hemingway, e non solo, concentrandosi in particolare su Il vecchio e il mare. Lo stesso Roberto ci racconta come è andata. Buona lettura.

Finita la lettura, una professoressa chiede se gli studenti sono d’accordo con me nel ritenere Il vecchio e il mare un romanzo fortemente moderno. Uno di essi alza la mano, e risponde: «No. Semmai è un libro che segna l’inizio della modernità”. Un altro osserva: «Hemingway mi dà l’impressione di essere uno scrittore che beveva molto. Vero?». «Sì» dico. «Era facile trovarne, a quell’epoca». Il primo: «Era un depresso». «In effetti” rimarco io. «Non andò nemmeno a ritirare il Nobel, per questo motivo». «Come John Nash, il matematico?». «No. Quello era schizofrenico».
«Ma la depressione si percepisce anche in altre sue opere?».
Cari PM, oggi pomeriggio non sono stato all’Università. I ragazzi con cui ho avuto questi, ed altri, scambi di idee erano alunni della scuola media Mazzini. Il prossimo che mi dice di non avere fiducia nei giovani, gli mando… un marlin sotto casa.