“Ecchime”, la carica dei piccoli scrittori
Con questo primo articolo iniziamo l’avventura di un blog all’interno del sito Piccoli Maestri, insieme alla classe media IB della scuola secondaria di primo grado “Via dell’Archeologia”, Tor Bella Monaca. Una scuola difficile, una zona difficile, che a maggior ragione richiede cure e attenzioni. Tra queste, la lettura e la scrittura sono degli antidoti forti e necessari a quel disagio generale che qui si respira troppo spesso. Per questo nasce l’idea del blog, e già in questa fase iniziale di lavoro si è compresa l’utilità che potrà avere un’attività di questo tipo.
Gli studenti e le studentesse individueranno di volta in volta un argomento da esplorare, e inevitabilmente la loro prima scelta è caduta sui fatti di Parigi. Si è rivelato un bene. Sì, perché per un insegnante questi giorni in classe non sono affatto semplici. Trovi di fronte a te dei volti impauriti, che annunciano domande a cui bisogna rispondere, in un modo o nell’altro. Ma per scacciar via la paura, e far ritornare tra i visi degli alunni il loro naturale sorriso, è fondamentale trovare la chiave adatta per affrontare la questione.
Confesso in un primo momento di non esservi riuscito, cadendo in una retorica il cui unico effetto è stato quello di continuare a preoccupare non solo gli studenti, ma anche i rispettivi genitori affollatisi durante il colloquio con i docenti. Poi, come solitamente accade, l’idea giusta arriva dagli stessi allievi. “Prof, scriviamo un articolo sugli attentati di Parigi. Scriviamo quello che pensiamo noi. E poi facciamo anche un disegno”. Alla fine è andata proprio così, ed è stato un percorso diverso, il percorso giusto. Messi i banchi in un angolo, abbiamo avvicinato le sedie le une alle altre, intorno a un pc dal quale prima abbiamo tratto ispirazione attraverso suoni e immagini di una Parigi tornata alla vita; poi abbiamo iniziato a mettere insieme i pensieri che fluivano, ciascuno aggiungendo qualcosa di proprio.
Il mio compito è stato soltanto quello di trascrivere, mettendo sintatticamente in ordine i contenuti espressi, approfittandone per correggere e spiegare le imperfezioni grammaticali. L’occasione per imparare l’italiano in maniera diretta, e costruttiva. Qui infatti risiede il nostro obiettivo, della scuola coinvolta e dei Piccoli Maestri: mettere a disposizione degli studenti uno strumento per esprimersi, al contempo avvicinandosi al mondo della scrittura e della lettura. Leggendo questo primo articolo non troverete niente di nuovo, ma qualcosa di speciale: la restituzione dei propri sentimenti da parte di piccoli scrittori e piccole scrittrici (come già amano definirsi), che hanno esercitato la forma della scrittura per liberarsi dai tristi pensieri di questi giorni.
Un esercizio che potrebbe tornare molto utile anche per il resto della loro vita.
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