Chi sono i Piccoli Maestri?
Ieri, 9.11.2011, abbiamo presentato ufficialmente i Piccoli Maestri, durante una conferenza stampa a cui hanno preso parte il presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti, l’Assessore alle Politiche Culturali Cecilia D’Elia, la scrittrice e giornalista Elena Stancanelli, ideatrice del progetto, e lo scrittore e giornalista Christian Raimo. Di seguito, su gentile concessione di Elena, un estratto dal suo intervento.
Qualche mese fa, nella sede della casa editrice Laterza, alcuni di noi si sono incontrati per parlare, fare il punto, conoscersi. L’appuntamento era stato preceduto da un breve manifesto, il cui titolo era TQ, acronimo per trenta/quaranta. L’occasione era quindi la presentazione a se stessa di una generazione di intellettuali impantanati, come tutti gli altri cittadini, in una crisi che non è soltanto economica. L’idea era quella di proporre qualcosa di utile, di farsi avanti offrendo le proprie competenze a un paese che finge di non averne bisogno, anzi, di rifiutarle. La mia idea, condivisa da molti altri, è che centro della crisi e quindi luogo nel quale è necessario intervenire con più decisione, è la formazione. E in particolare la scuola pubblica.
Così, ispirata dal lavoro fatto da Dave Eggers negli Stati Uniti e Nick Hornby a Londra, ho immaginato un progetto che ho proposto all’assemblea di TQ. Questo progetto, che ho voluto più semplice possibile per fare in modo che non si infrangesse contro le rocce della burocrazia e della nostra pigrizia organizzativa, l’ho intitolato Piccoli Maestri.
Ho chiesto agli scrittori e le scrittrici di scegliere un libro che ritengono importante, che hanno amato più degli altri, che non vogliono venga perduto, e di immaginare di doverlo raccontare a dei ragazzi. Raccontare e leggere, una trasmissione di sapere per induzione, attraverso il semplice rivelarsi di una passione.
C’è chi ha scelto un classico e chi il libro che lo ha folgorato da bambino, chi crede sia necessario raccontare un fumetto e chi ritiene che ci sia letteratura anche in alcune sceneggiature. Il filo comune è sempre la lettura. Quello su cui vogliamo intervenire, è l’amore per la parola scritta.
I Piccoli Maestri, grazie all’interessamento della Provincia, ha già una sua sede. Ogni Lunedì, nei locali dell’associazione Matemù, nel quartiere Esquilino, uno di noi leggerà il suo libro. Davanti a chi? Lo scopriremo. Ci saranno, speriamo, i ragazzi che già frequentano l’associazione, ma ci auguriamo che ci siano anche insegnanti, classi, singoli ragazzi curiosi. Chiunque voglia venire ad ascoltarci è ben accetto.
L’elenco degli scrittori e delle scrittrici, abbinato ai libri che hanno scelto, verrà messo poi a disposizione delle scuole. Se ci vorranno invitare, andremo a raccontare e leggere anche lì. Il mio sogno, è che Piccoli Maestri crei un contagio. Che ci siano Piccoli Maestri in altri quartieri, altre città. Che si crei una rete di scrittori disposti a regalare un pochino del loro tempo nella speranza di tenere sveglio l’amore per la lettura.
Noi ci proviamo. Chiunque vorrà unirsi a noi, sarà ovviamente, ben accetto.
Lunedì 14 novembre inizierò io, leggendo Franny and Zooey di Salinger.
Potrei dirvi perché, ma così non sarebbe più una sorpresa. Vi aspettiamo tutti Lunedì da Matemù.
Grazie
Elena Stancanelli
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