Altrove – Città invisibili
Domenica 3 giugno all’Ambra Jovinelli i ragazzi del centro di Aggregazione Giovanile del CIES MaTeMù raccontano le loro esperienze di viaggio, di migrazione, di vita nella città; le loro esperienze o quelle dei padri, dei nonni. Storie di persone finite altrove, persone che cercano o che, forse, hanno trovato un altrove dove restare. Lo spettacolo è il frutto di laboratorio teatrale tenuto dal regista Gabriele Linari e della collaborazione tra tutte le realtà formative e artistiche di MaTeMù.
Siamo lieti di segnalare l’evento, anche come piccolo gesto di riconoscenza per l’ospitalità ricevuta durante l’anno. Seguono maggiori informazioni.
Domenica 3 giugno 2012 – Ore 21,00
Teatro Ambra Jovinelli
Via Guglielmo Pepe, 43 – Roma
(Zona Piazza Vittorio – Metro A Vittorio Emanuele)
NECESSARIA PRENOTAZIONE ALLO 06 77264611!!
“CHE FAI?”
“ASPETTO”
“NON PUOI.”
Trionfo di attese il 3 giugno all’Ambra Jovinelli.
Sul palco i ragazzi del centro di Aggregazione Giovanile del CIES MaTeMù che raccontano le loro esperienze di viaggio, di migrazione, di vita nella città; le loro esperienze o quelle dei padri, dei nonni. Storie di persone finite altrove, persone che cercano o che, forse, hanno trovato un altrove dove restare.
Lo spettacolo è il frutto di un lavoro svolto durante il laboratorio teatrale tenuto dal regista Gabriele Linari e della collaborazione tra tutte le realtà formative e artistiche di MaTeMù.
Lo spettacolo si avvale anche della preziosa collaborazione del centro QUASAR per la realizzazione degli effetti video-scenografici.
“ALTROVE” è un canto fatto da corpi sulla scena, fatto di parole, musica e danza, canto di occhi che cercano, canto di poesia e prosa, di commedia e tragedia, canto di teatro che ospita, ogni sera, l’Altrove: nessun luogo e tutti i luoghi possibili.
Un viaggio è per andare, è un moto continuo di corpi e di pensieri. Ma certi viaggi si fermano, a volte, in attesa di ripartire. “ALTROVE” racconta quest’attesa di un gruppo di persone che attendono d’andare. Sono altrove rispetto a casa e aspettano di andare altrove; ma anche “casa”, ormai, è “altrove”. Questo concetto viene declinato in diversi modi prendendo spunto dalla scrittura di viaggio di Italo Calvino (Le città invisibili e Palomar).
I personaggi sulla scena (senza nome, senza nazione) raccontano le proprie storie che sono storie di grandi viaggi, delle tribolazioni di Odisseo, dei tormenti di Enea. Ma raccontano anche storie attorno a un’ideale focolare, storie personali di ricerca di un altrove… E, passo dopo passo, è proprio il luogo dove sono, dove attendono, è proprio questo “altrove” a prendere la forma di una salvezza, un posto dove restare non è più un problema, ma una prima soluzione.
C.I.E.S. Onlus
(Centro Informazione e Educazione allo Sviluppo)
TELEFONO PER INFO E PRENOTAZIONI: 06 77264611
E-MAIL: cies@cies.it
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