Report ritardatario dell’incontro su Marcovaldo del 10 dicembre 2013 con la IA, IB, IC, ID, IE della scuola media Anna Fraentzel Celli di Roma. A cura di Susanna Mattiangeli, in missione per i Piccoli Maestri.
Al contrario della porta con i lucchetti che lo custodisce, lo spazio teatro della scuola media Celli è molto carino, adatto a un debutto da Piccola Maestra. Anche troppo, forse: un palco, nientemeno, per me, con l’occhio di bue puntato sulla mia sedia e un tavolo accanto con libri sparsi, come Corrado Augias negli anni novanta. E quindi comincio a parlare di questo libro che ho letto la prima volta tanto tempo fa, e che anche allora era già stato scritto da parecchio tempo.
«Si, perché questo libro, non so se lo sapete, » dico, «è di cinquant’anni fa. Del 1963, quindi giusti giusti». Vedo le 80 facce dei ragazzini delle quattro prime medie riunite quel giorno spegnersi ad una ad una. Uno, in prima fila, addirittura guarda intorno come per controllare quanto è lontana l’uscita. «Ma noi pensavamo uno scrittore di oggi!» «A noi piacciono le cose moderne!» Dico che siccome involontariamente Calvino è morto non può essere uno scrittore di oggi, ma che se avesse potuto sarebbe venuto. Il ragionamento spiazzante convince. E comunque intanto di vivente ci sono io, e quindi inizio a raccontare la storia, l’ordine degli episodi e a descrivere Marcovaldo, la sua curiosità per i dettagli, la sua ricerca della natura nella città. Continua a leggere →